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18/03/2024Come difendersi dagli abusi nei Consolati Italiani all’Estero può sembrare impossibile, ma esistono procedure ben precise
Come difendersi dagli abusi nei Consolati italiani all’estero? La tutela dei diritti e il rispetto della dignità di ogni cittadino, anche nei Consolati Italiani all’Estero, sono principi fondamentali. Ancor più dovrebbero esserlo all’interno delle istituzioni che rappresentano l’Italia all’estero, come ambasciate e consolati.
Di fronte a episodi di abuso o cattiva gestione da parte del personale di servizio presso i consolati italiani, è fondamentale sapere come agire per far valere i propri diritti.
Se hai dubbi o pensi di essere vittima di abusi nei Consolati Italiani all’Estero puoi consultare un avvocato in modo da garantire i tuoi diritti. Una breve consulenza con lo studio legale Caporaso & Partners costa solo 50 euro e può farti risparmiare molto tempo e attacchi di collera.
Il malcontento verso il servizio consolare all’estero è molto diffuso, anche in Europa e non si limita alle denunce formali. Sono numerose le critiche relative alle lunghe attese per l’ottenimento di documenti, rifiuti e dinieghi immotivati, richiesta abusiva di documentazione, violazione dei termini di legge e in generale per la qualità del servizio quotidiano.
Senza contare le perplessità riguardo le esenzioni fiscali di cui godono alcuni funzionari e la loro partecipazione alla vita sociale nei paesi dove sono in missione mentre il cittadino è costretto a parlare attraverso un vetro, dopo lunghe attese.
In caso di malfunzionamenti o abusi nei Consolati Italiani all’Estero, il primo passo consiste nella presentazione di una formale protesta attraverso il sito ufficiale del Ministero degli Affari Esteri. Questa procedura permette di segnalare l’incidente all’autorità competente.
Se la gravità dell’incidente lo richiede, è possibile procedere con una querela o denuncia. Questa deve essere presentata personalmente ai militari (Carabinieri o della Guardia di Finanza) situati agli ingressi delle rappresentanze consolari. È consigliato evitare la forma orale, privilegiando la presentazione scritta, che verrà vidimata come ricevuta dal militare di turno.
Denunciare tutela i tuoi diritti e degli altri cittadini
Nel caso in cui il militare rifiutasse di accettare la denuncia, è importante raccogliere i suoi dati identificativi (nome, cognome e grado) per denunciare l’accaduto. Questo è uno degli abusi nei Consolati Italiani all’Estero più frequente e si raccomanda di documentarlo con testimoni.
La denuncia dovrà poi essere inviata via fax, posta certificata o raccomandata (si raccomanda questo mezzo) alla Procura della Repubblica di Roma e alla Procura competente in base alla residenza dell’offeso o, per i cittadini AIRE, anche alla Procura dell’ultimo comune di residenza.
È sempre consigliato inviare una copia della denuncia su abusi nei Consolati Italiani all’Estero anche al Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, anche se spesso non serve a nulla.
Importante sottolineare che per presentare una denuncia su abusi nei Consolati Italiani all’Estero non è necessaria la presenza di un legale di fiducia, semplificando così il processo per il cittadino. E questo è quanto ti diranno nel consolato di turno visto che una denuncia mal fatta verrà archiviata nel 99,9% dei casi.
Dal 2024, le norme relative all’iscrizione all’AIRE diventano più stringenti, segnalando un cambio di passo nell’approccio delle autorità italiane verso i propri cittadini all’estero. L’iscrizione diventa un obbligo ancora più marcato e multato per inottemperanza. Però, spesso, sono gli stessi funzionari del consolato che creano remore all’iscrizione.
Essere informati sui propri diritti e sulle procedure da seguire in caso di abusi consolari è fondamentale per ogni cittadino italiano all’estero. Sapere come difendersi dagli abusi nei Consolati italiani all’estero e poter segnalare gli episodi negativi e conoscere i propri obblighi e norme giuridiche contribuisce a garantire i propri diritti.