Gli entusiasti della blockchain, cripto, NFT e metaverso, vedono questo nuovo mondo come un’opportunità per cambiare vita. E lo è. Ma come in ogni grande cambio o svolta, ci sono pericoli e timori da superare. Operare sulla blockchain ci permette di vivere dove si vuole o fare i nomadi digitali. Ma attenzione, non è tutto oro quello che luccica.
L’avvocato Giovanni Caporaso Gottlieb fece la prima svolta 30 anni fa, quando da Roma si trasferì a Panama. Oggi dice di aver fatto la seconda svolta portando il suo studio legale ad essere all’avanguardia nell’offerta di servizi relazionati agli imprenditori della blockchain e in difesa dei consumatori.
I servizi di blockchain hanno cambiato la vita a molti, facilitando scambi e transazioni. Attraverso i contratti intelligenti su blockchain molti tipi di transazioni possono essere fatte in maniera più snella e sicura. Sulla blockchain si sono sviluppati nuovi business, opportunità d’affari e modalità di gestire la burocrazia. Anche i governi offrono servizi su blockchain e monete digitali.
Purtroppo, come in ogni nuovo campo, anche la malavita e i truffatori hanno trovato un terreno facile: per ignoranza dei consumatori e lacune legislative. Ancora una volta si è aperta una disputa tra proibizionisti e libertari. Ma, i cambiamenti e le rivoluzioni non si possono fermare.
C’è una mancanza di cultura specifica e si è aperta una breccia generazionale. I legislatori si stanno affrettando a creare normative, ma spesso anche loro sono disinformati. Il mondo è diviso in due, tra chi vede nella blockchain e le sue applicazioni un sistema più libertario e decentralizzato e chi ha paura del cambio e afferma che è tutto un bluff.
L’avvocato Giovanni Caporaso Gottlieb ha sviluppato una task force di consulenti e specialisti che hanno permesso allo studio Caporaso & Partners di sviluppare servizi legali su misura per imprenditori interessati ad espandere le proprie attività in questo campo, e per proteggere i fruitori di questi servizi da truffe e abusi di nuove strutture finanziare, spesso non regolamentate.
¨Bisogna creare una cultura di massa sulla blockchain¨ afferma l’avvocato Caporaso, e continua: ¨I cybercriminali approfittano del divario culturale che si è creato in questo campo, per attaccare le persone meno informate o avide di guadagni facili. È inutile il proibizionismo se persiste la disinformazione. Condannare o proibire le criptomonete è insensato. Sarebbe come proibire i titoli di borsa perché si sono gruppi finanziari senza scrupolo che spacciano i loro titoli spazzatura. Come in ogni campo, un’informazione precisa e dettagliata crea una coscienza.